Recensioni all’Artista

In occasione della Mostra Art By Night, tenutasi a Caserta dal 16 al 29 dicembre 2009, Beppe Palomba ha scritto

Rosa Amerato

Nata a Catanzaro, sin dall’adolescenza si è avvicinata al mondo dell’arte forte del sostegno che le hanno dato la tecnica e la metodica acquisita in una evoluzione continua che anziché privarla della semplicità e dell’uso trasparente del colore ne hanno fatto elementi caratterizzanti del suo lavoro sottolineandone la profonda dolcezza. Dal 1972 è protagonista di personali, di numerose mostre e partecipa con meritato successo a concorsi di pittura nazionali. La sua attività, ormai quarantacinquennale l’ha portata nelle più belle località della Calabria e d’Italia da Catanzaro a Soverato a Badolato, Cetraro, Satriano, Roma. Beniamina della stampa specializzata e delle TV, è apparsa su Arte moderna, Punto d’incontro, il Domani, Calabria ora, il Quotidiano, il Menestrello, il Meridionale, il Corriere di Roma, la Gazzetta del Sud, TG3 Rai Regionale, Telespazio Calabria, Tele Jonio, Soverato 1, RTC, RAI TV/Gr2. Hanno scritto di lei: Augusto Giordano (giornalista RAI TV/Gr2), Luigi Stanizzi (giornalista), Cesare Mulè (critico d’arte) e Giuseppe Parisi (critico d’arte). “La chiave di lettura di un’Artista come Rosa Amerato va ricercata nell’accettazione di quanto di schietto e naturale riesca ad attrarre l’intuito visivo e la sensibilità dell’osservatore. Infatti il nitore e la pulizia formale e compositiva dell’Artista, tratti distinti di una “purezza” ormai divenuta rara, richiedono la capacità e la volontà di lasciarsi trascinare nella contemplazione pressoché estatica della Natura e di una sua amorosa rappresentazione, come Rosa sa davvero fare.”

                                                                        Beppe Palomba (Presidente Accademia della Bussola)


In occasione della Mostra Arte e Cultura nei luoghi della Magna Grecia di Catanzaro, dal 1 al 7 ottobre 2010, il Prof. Cesare Mulè ha scritto

Rosa Amerato, pittrice “Fiorante” e non solo

Rosa Amerato predilige un filone particolare in cui eccelle per la delicatezza attrattiva: la pittura che garantisce l’intramontabile freschezza aulente dei fiori e rende immarcescibili i simboli fascinosi di passioni e di sentimenti. Rosa Amerato, artista di sicura vocazione e valentia, supera il decorativismo e rende i fiori non oggetti formali ma messaggi palpitanti. La grande pittura emerge per sua natura in modo splendido e con linguaggio di media policromia interagisce con il suo linguaggio profondo vertendo morbidamente pensieri gemmati di amore. L’arte della Fiorante incorpora festosamente i sentimenti. La tradizione è alta, discende dal Seicento con i napoletani Paolo Ruoppolo, Pasquale Porpora e Andrea Belvedere per acquistare con Van Gogh e Cezanne e Dalì, i vertici dell’arte europea. Personalmente sono molto attratto dalla famosa misterica e silente “Rosa meditativa” che per me diventa corposo e sensuale vascello aereo che vince lo spazio. Il Novecento supera il ghirlantismo e si attesta nei nostri tempi con la Flour Power che supera il convenzionalismo estetizzante con la pittura vitalistica esemplata da Amerato. Il fiore non sfiorisce. La delicatezza del suo approccio espressivo è all’interno delle spirali filiformi femminee, bellezze in fiore, giovinette di graziose fatture che vincono le corporietà che attraggono turbando. La bellezza Jonica fresca e casta è per sempre!

Dolce e morbida è la tecnica di Rosa Amerato nella raffigurazione di policrome nature dove campeggiano i rossi, i verdi, i gialli, colori tutti di vita che attraggono lo sguardo inducendo a tenerezze paniche ed ingenerando interazioni. Splendidi i suoi nudi casti e rigogliosi allorché scoprono con innocenza femminilità corporee e lievi movenze di danze appena accennate. La verità dei soggetti non è smania di stupire di attrarre ma ricerca del nuovo per fermare il mutevole ed il cangiante con la composizione di figure gradevoli per promozioni, prospettive, armonie, compenetrazione di piani. Non le sono le proprie manipolazioni e rotture. La pittrice non indulge a stravaganze ma avvince per l’atmosfera che sa suscitare con la compostezza del disegno che incorpora senza artifizi la plastica corporeità delle figure umane e degli oggetti senza anima. La semplicità scaturisce dall’osservazione attenta impaginata nelle giuste campiture. Presceglie comportamenti fisici e moti interiori percepiti con amore e rispetto. Non aggredisce con impeto la tela con la violenza del pennelloma lieve la carezza dandole vitalità e bellezza.

                                                                                                              Prof. Cesare Mulè (Studioso d’Arte)


In occasione della Mostra personale – selezione per la VI Biennale (Roma) – Catanzaro – dal 5 al 7 novembre 2005, il Prof. Cesare Mulè ha scritto

Rosa “fiorante “

È speculare al suo “Io”: schietta nel suo aspetto, quieta e rasserenante nelle tonalità, delicata nel linguaggio flessibile nei vari supporti (cartacei, tela, ecc.) ma sempre denotanti un accostamento di rispettosa trasposizione. Il fiore è innocente e gioioso ed è sempre giovane nei suoi ricorrenti germogli. Ovidio fa del fiore una ninfa chiamata “Cloris”, la “verdeggiante”. Così Rosa Amerato ci restituisce i colori, come han fatto i “fioranti” dell’Europa del Nord dal sec. XVII, grigia e lattiginosa, attivi principi con lo stupendo “Vaso di fiori” di Chardin, insuperato; o come i pittori meridionali di questo genere con i capifila Andrea Belvedere e Francesco Guardi e Giorgio Morandi. Nel suo approccio li spoglia dai viluppi e dagli infestanti reticoli verdi per presentarli nella loro essenzialità. La sua creatività si esplica – con rara capacità estetica – nella figura specialmente quella femminile ora esangue e quasi languente ora calore di un femmineo acceso di passione ora compiaciuta nel riguardarsi e nel prendere consapevolezza del “Sé”. Rosa Amerato si cimenta anche nel paesaggio come anelito ad ampliare o custodire spazi cari allo sguardo. Le tecniche espressive sono in suo demanio sicuro. La pittura, l’acquarello, la tempera, il pastello, il guazzetto e la Pittrice ne fa strumento estetico armonioso e docile con esiti gradevoli sempre o alla memoria. La sua qualità artistica si ravviva, cresce nel suo magistero pedagogico e nella frequentazione viva e fresca con giovani discenti. La sua vocazione costantemente si evolve nel dinamico rapporto didattico. Riservata e pudica esce dal suo hortus conclusus per gareggiare con il suo interiore e per rimarcare una stagione matura ed ottimale ma anche per creare fidente – ulteriori stimoli e suggestioni. Il fiore s’identica nel Sole ma io vedo il suo destino di donna e di artista sotto il segno della Luna, luce schiva e – nella sua mutevolezza – crescente.

                                                                                                                    Prof. Cesare Mulè (Studioso d’Arte)


In occasione del Premio “Arte d’Autunno” tenutosi a Roma (dal 25-10 al 3-11-2006) al Palazzo Pignatelli, Sala della Promoteca del Campidoglio, il Prof. Cesare Mulè ha scritto

UNA PITTRICE CONTRO LUCE

Dolce e morbida è la tecnica di Rosa Amerato

nella raffigurazione di policrome nature

dove campeggiano i rossi, i verdi, i gialli,

colori tutti di vita

che attraggono lo sguardo inducendo a tenerezze paniche

ed ingenerando interazioni.

Splendidi i suoi nudi casti e rigogliosi allorché scoprono con innocenza

femminilità corporee

e lievi movenze di danze appena accennate.

La varietà dei soggetti non è smania di stupire di attrarre

ma ricerca del nuovo

per fermare il mutevole ed il cangiante

con la composizione di figure gradevoli

per proporzioni, prospettive, armonie, compenetrazione di piani.

Non le sono le proprie manipolazioni e rotture.

La Pittrice non indulge a stravaganze ma avvince per l’atmosfera

che sa suscitare con la compostezza del disegno che incorpora senza artifizi

la plastica corporeità delle figure umane e degli oggetti senza anima.

La semplicità scaturisce dall’osservazione attenta

impaginata nelle giuste copiature.

Presceglie comportamenti fisici e moti interiori

percepiti con amore e rispetto.

Non aggredisce con impeto la tela con la violenza del pennello

ma lieve la carezza

dandole vitalità e bellezza.

                                                                                                              Prof. Cesare Mulè (Studioso d’Arte)


Incantano i suoi nudi di donna che danzano, magistrali gli scorci di mare e di campagna, famosi i suoi papaveri. Una innata e contagiosa felicità nella scelta dei colori.

                                                                                                      Luigi Stanizzi (Giornalista Gazzetta del Sud)


In occasione della Mostra personale per la selezione alla VI Biennale Internazionale d’Arte (Roma), tenutasi a Catanzaro, dal 5 al 7 novembre 2005, il Giornalista della Gazzetta del Sud Luigi Stanizzi ha scritto

Pittrice Nascosta

Docile, riservata, Rosa Amerato dipinge su tela, seta,

ceramica, vetro. Paesaggi, nudi, fiori – famosi i suoi papaveri.

Studia (e insegna) tutte le tecniche.

Nelle collettive cui ha partecipato, ormai datate, ha ottenuto prestigiosi

riconoscimenti dalla critica e dal

pubblico attento ed esigente. Dal figurativo alla pittura metafisica.

Incantano i suoi nudi di donne

che danzano, magistrali gli scorci di mare e di campagna, deliziosi i suoi fiori.

Una innata e contagiosa

felicità nella scelta dei colori e della complessiva resa estetica.

<<Ciascuna opera di

Rosa Amerato, anche un pezzo di vetro “semplicemente”

decorato è pervaso da una poetica evidente, o velata>>.

Fra i primi scopritori dell’artista, Cesare Mulè l’ha premiata segnalandola

al grande pubblico.

Rosa Amerato vive a Catanzaro. Ai salotti artistici preferisce i laboratori

dove trasmette la sua passione per ogni forma di pittura ai ragazzi.

                                                                                                    Luigi Stanizzi (Giornalista Gazzetta del Sud)


In occasione della Mostra Itinerante – L’Arte della fuga, tenutasi dal 13-03-2010 al 14-11-2010, nella Prima Tappa di Capri, il Prof. Antimo della Noce ha scritto

Grande evento d’Arte alla Passart di Carinaro

Degno risalto nel Palazzo Ducale di Carinaro hanno le ariose creazioni di Rosa Amerato, maestra di una espressiva rivisitazione del paesaggio

                                                                                                         Prof. Antimo Della Noce (Critico d’Arte)

Recensioni all’Artistaultima modifica: 2022-07-17T23:02:26+02:00da pittrice1972